sabato 1 novembre 2008

2 Novembre - I morti che viaggiano

Partenza ore 8.00 Piazza del Mercato
Visita guidata alla "Scarzuola" con il nipote dell'Arch. Buzi di 2 ore
Pranzo magnereccio
Visita a "Orvieto Underground" di 1 ora

LA SCARZUOLA

Si narra che nel 1218 vi dimorò San Francesco di Assisi costruendosi una capanna fatta con la "scarsa" in seguito il Santo vi fondò un Convento.
Oggi La Scarzuola è un luogo d'incanto, trasformato dall'Architetto milanese Tommaso Buzzi, che acquistò il complesso conventuale nel 1957 per costruire la "città ideale". Il recupero del convento fu il primo atto del progetto di Buzzi; subito dopo passò ai giardini, trasformando gli innocenti orti dei frati in un fantastico impianto verde. Ultimato così il recupero della "città sacra", Buzzi passò ad edificare la sua "città profana", che chiamerà "Buzziana".
Questa appare una città profana, sovraccarica com'è di riferimenti e citazioni: ovunque vi sono impressi motti, monogrammi e simboli indecifrabili. Concepita in base ad un personalissimo neo-Manierismo, la cittadella presenta forme sconcertanti e complesse: vi abbondano scalinate e scalette, modi espressivi "alla rustica", bassorilievi di mostri, statuine, figure fitomorfe "alla Arcimboldi" senza alcun richiamo all'architettura.
Alla sua morte, avvenuta nell'80, Tomaso Buzzi lascia incompiuta la creatura di pietra, ed esprime il desiderio che la natura ne prenda possesso, la divori, ne faccia un insieme di belle rovine degne del pennello di Clerisseau.

ORVIETO UNDERGROUND

Un labirinto di cavità scavate nel corso di tremila anni nel masso su cui sorge la città. Si può conoscere l'etrusca "Velzna", l'Ovieto medievale e rinascimentale in uno straordinario viaggio a ritroso nel tempo. La visita guidata alla “Orvieto Underground” rappresenta, perciò, lo strumento più appropriato per entrare in contatto con questo nuovo, particolarissimo aspetto culturale di una città estremamente ricca di storia e di “gioielli” artistici.
Oltre 5 Km di cunicoli e gallerie, più di trenta cisterne, preromane, romane e medievali, cinquecento pozzi di varie epoche formano il ricchissimo patrimonio sotterraneo della città di Orvieto. La datazione dell'intero sistema è riferibile al I secolo a.C., quando la città di Orvieto divenne prima municipium, quindi Splendissima Colonia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Posso venire anch'io?

Zio Gian

Anonimo ha detto...

Molto bello il Castello di Scarzuola fatto con le briciole di pane de La volpe e l'uva...

...chi non c'era non può capire!

Zio Gian

Anonimo ha detto...

La volpe all'uva non riusciva a raggiungerla; purtroppo noi ce l'abbiamo fatta...

...chi non c'era non può capire!

Francesco!!! ha detto...

Dai ragazzi, bella atmosfera! Poi fortuna che è arrivato quel pullman di gnocche baresi, Mimmo a momenti se le pappa tutte...